
Il pagellone completo dello US Open
10 – AI VINCITORI – Serena Williams e Marin Cilic. Così diverse le loro storie, così uniche. Serena fa 18, prende la Evert e la Navratilova e risponde – tanto per cambiare vincendo – a chi le faceva notare i risultati negli slam quest’anno. Ah, fanno tre di fila tra l’altro… E’ la più forte, dai, poche chiacchiere. Marin invece gioca il torneo della vita. Tre set a zero dai quarti in poi. L’ultimo qui a pescare un’impresa del genere fu Federer nel 2007. Ma che davvero serve altro?
9 – AGLI SCONFITTI – Caroline Wozniacki e Kei Nishikori. Una è la storia di un ritorno, l’altra di chi (forse) è appena arrivato. Mai sconfitti furono più meritevoli. Certo, finali più che discutibili per entrambi… ma il resto del torneo? Che splendido cammino quello di Caroline e Kei. La danese ha giocato il suo miglior tennis di sempre per dimostrare a sé stessa, al mondo e a “un tizio entrato della sua vita” (cit. papà Piotr) di essere una vincente in campo e nella vita. Certo, manca sempre uno slam, ma in fondo c’è la benedizione di Serena. E il funambolo giapponese? Beh, lui questo torneo nemmeno lo doveva giocare… fate vobis.
8 – ALLE SORPRESE – Shuai Peng, Ekaterina Makarova, Aleksandra Krunic, Gael Monfils. Il tennis della cinese è stato tecnicamente il migliore. La Makarova ha fatto gli scalpi a Bouchard e Azarenka. La Krunic dopo il primo turno di qualificazione ha detto “ne mancano solo 9”… e ad un certo punto le abbiamo anche creduto. Il femminile di imprevisti ne ha regalati tanti ma queste 3 ragazze spiccano su tutte. E poi c’è Gael. Il folle, pirotecnico, equilibrista, gommoso, meraviglioso, sciagurato, rock star, Gael. A tanto così da battere Federer. Uno che ai cambi campo beve Coca Cola…
7 – AI GIOVANI PIU’ GIOVANI – Dominic Thiem e Nick Kyrgios. No, nessun ‘esercito del surf’, ma solo due ragazzi che ci piaccio tanto. Bella prestazione per Thiem. Il tennista più giovane tra i primi 50 al mondo è crollato come un pivellino agli ottavi con Berdych, ma dopo quelle partite con Gulbis e Feliciano Lopez come non fargli i complimenti? Anzi, parafrasando il suo Facebook: “prestazione mega”. E Kyrgios? Per quanto la Nike continui a vestirlo come un hipster che risalti in un flusso di immagini Instagram, le fotografie l’australiano le fa agli avversari, sul campo, a suon di servizi e dritti. Ha perso con Robredo; ma ha perso come uno che ha 19 anni e deve giocare contro Robredo. Poteva stare sopra 2 set a 0 e poi 2 set a 1. E chissà come sarebbe finita con quel Wawrinka…
6 – AI GIOVANI NON GIOVANI – Milos Raonic e Grigor Dimitrov. Non so voi ma scrivendo queste pagelle mi è sorta una domanda: ma in un torneo dove in finale sono andati Cilic e Nishikori, dove diavolo stavano Dimitrov e Raonic? I principali accreditati alla sostituzione dei leader si fermano – ancora – prima del previsto. Entrambi ko agli ottavi, questo nuovo che avanza lo fa alla velocità del ricambio politico di questo Paese. Con calma.
5 – AI FAVORITI – Novak Djokovic e Roger Federer. Più che altro per la sorpresa di vederli fuori così, quasi senza lottare. Federer sta ancora cercando di capire come rispondere a Cilic e Djokovic una soluzione per non far prendere a Nishikori il comando dello scambio. L’estate del numero 1 al mondo ci conferma che la testa sta probabilmente – e comprensibilmente – altrove. Per Roger invece poteva essere una grande occasione… ma ancora una volta non lo è stata.
4 – A CHI ERA IN FORMA… – Ana Ivanovic. Dopo Serena era la giocatrice che aveva vinto più partite e tornei quest’anno. Ed era anche stata l’unica top20 a batterla nel 2014. Ci aspettavamo tutti un gran quarto di finale… e invece mercoledì era già fuori per mano della Pliskova. US Open non è proprio il suo torneo.
3 – A UNA BRUTTA ESTATE – Eugenie Bouchard. Genie, Genie, Genie... il 2014 è stato un anno splendido ma l’estate magari la dimentichiamo eh? Che ne dici? Dalla finale di Wimbledon solo delusioni; e questo US Open è una di quelle. Che fatica con la Cirstea e che fatica con la Zahlavova-Strycova. E poi bum, fuori con la Makarova. L’aria di casa e le pressioni hanno fatto male. Sarà per l’anno prossimo.
2 – A CHI STA CROLLANDO – Dominika Cibulkova. E’ da metà aprile che la finalista dell’Australian Open non tiene più dentro una pallina. Dalla finale persa a Kuala Lumpur contro Donna Vekic è come se si fosse rotto qualcosa. Mai oltre il terzo turno, la ragazza di Bratislava allo US Open è riuscita a farsi cacciar fuori anche dalla 15enne numero 1208 al mondo CiCi Bellis (a lei voto 10 tra l’altro). Che male.
1 – A CHI E’ GIA’ CROLLATO – Richard Gasquet. Più che un voto al torneo, un voto all’anno. La sensazione è che la seconda semifinale slam della sua carriera, qui, lo scorso anno, sia stata il canto del cigno. Dopo la separazione con coach Piatti Gasquet è crollato fuori dai primi 20 al mondo, non ha vinto un titolo, ha giocato 2 finali in tutto l’anno e non è mai andato oltre il terzo turno in uno slam. Qui ha giocato male anche contro Lorenzi al secondo turno ma si è salvato solo grazie al clamoroso gap tecnico; al terzo contro Monfils però il buon Gael ne ha fatto polpette. A 28 anni la parabola discente di questo Gasquet – lento, appesantito e corto – sembra avere una curva ripidissima.
fonte Eurosport