
CORRADO BARAZZUTTI "Non è un cattivo sorteggio"
“Non è un cattivo sorteggio, anche se sarebbe stato meglio giocare in casa”. Questo il primo commento di Corrado Barazzutti, capitano azzurro di Coppa Davis, dopo che l'urna di Londra ha assegnato all’Italia il Cile: per tornare nel gruppo mondiale bisognerà battere in trasferta (16-18 settembre) i sudamericani, cui ci lega il ricordo dell’insalatiera conquistata a Santiago nel 1976 quando in squadra c’era proprio Barazzutti.
“Il Cile può contare su un ottimo giocatore come Fernando Gonzalez - continua il capitano azzurro - a lungo tra i top ten e ora sceso in classifica solo a causa di infortunio, ma comunque in grado di giocare ottimi match se sta bene. C’è poi Paul Capdeville che è un avversario da non sottovalutare, soprattutto sulla terra rossa. Ripeto, non è un cattivo sorteggio, poteva ad esempio capitarci la Svizzera sempre in trasferta… Però giocare in casa sarebbe stato meglio, in Davis è sempre un bel vantaggio. Vuol dire che dopo gli US Open i ragazzi si faranno trovare pronti per il viaggio in Cile. Dopo aver sfiorato la promozione lo scorso anno in Svezia, questa volta vogliamo centrare l’obiettivo”.
Ovviamente Barazzutti non può non tornare con la memoria alla finale vinta nel 1976 a Santiago contro il Cile: una vittoria che regalò all’Italia l’unica, sinora, Coppa Davis della storia del tennis azzurro. “Speriamo che quel precedente sia di buon auspicio - dice - e che si possa tornare in A proprio laddove abbiamo conquistato la Davis. A quella trasferta siamo tutti molto legati, abbiamo dei bellissimi ricordi. Il Cile ci ha portato fortuna una volta, speriamo che sia così anche il prossimo settembre. Sarebbe bellissimo e suggestivo riconquistare dopo undici anni il gruppo mondiale proprio in Cile”.
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